La visione va oltre il guardare.
Il mondo e la sua visione sono cose infinitamente distanti.
La visione ispira e interpreta il mondo, lo trasfigura, ne svela la profezia nascosta: qualcosa e’ colto in un lampo di bellezza, in un’armonia nascosta o in una dissonanza stridente. Un intreccio, una increspatura nella luce, uno scherzo delle superfici che passando da due a tre dimensioni lanciano un messaggio, l’ironia di una coincidenza. Una crisi della percezione come la bruciante sofferenza di un oggetto nel suo fango o nella sua malattia, l’intuizione lanciata della imprevedibile scia di luce di un tempo lungo, oppure l’inattesa pace di un paesaggio meditativo, o la sorprendente complicità di composizioni inattese, mai viste anche se da sempre giacciono sotto gli occhi.